“Qui sono seppelliti operai, contadini, impiegati, commercianti, a testimonianza dell’ampia e trasversale spinta di ribellione che ci fu tra la popolazione” Con queste parole il presidente del Consigio regionale, Stefano Allasia, è intervenuto alla commemorazione presso l’Ossario del Forno di Coazze.
“Quella giusta spinta ideale che portò tante persone a combattere il nazifascismo sulle nostre montagne, nelle città, nelle fabbriche e nelle campagne – ha aggiunto – fu uno straordinario impulso che accomunò persone di ogni posizione sociale e di ogni fede politica. La loro, prima di tutto, fu una scelta di libertà: nulla e nessuno li costringeva a lasciare le proprie case e occupazioni, a scegliere consapevolmente i disagi della vita in montagna, i duri sacrifici quotidiani della clandestinità e il rischio continuo di essere catturati, torturati e uccisi. A spingerli non erano certo l’interesse o il tornaconto personale, bensì il desiderio di tornare a testa alta fra gli uomini liberi in una libera Patria”.

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