Lo scorso 28 dicembre la Corte Suprema della Federazione Russa ha decretato attraverso una sentenza, la chiusura di “Memorial Internazionale” con sede a Mosca.

Il presidente Stefano Allasia con gli altri componenti dell’Ufficio di presidenza del Comitato regionale dei Diritti Umani e civili, Sara Zambaia e Giampiero Leo, esprimono solidarietà ai responsabili e  collaboratori dell’associazione Memorial. “Questa decisione mette a tacere una voce  non ideologica e censura una realtà che documenta una ricerca storica libera da pregiudizi. Per questo condanniamo la chiusura del centro studi – continuano i componenti dell’Udp – che dalla metà degli anni ottanta ha contribuito a conservare il ricordo delle vittime  represse in URSS e a diffondere una cultura per le libertà civili. Un’ importante istituzione che ha fatto emergere anche le numerose violazioni presenti in Russia in materia di diritti umani. Il nostro auspicio è che il tribunale moscovita rettifichi la sentenza, affinché l’associazione possa riprendere quanto prima la sua attività”.

Il Memorial è stato fondato da alcune personalità di spicco del movimento dissidente sovietico tra cui il premio Nobel per la pace Andrej Sacharov ed oggi conta una rete capillare di volontari in Russia e numerose sedi in altri paesi, tra cui l’Italia.

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