“Con le parole ‘Sicuro che non mancheranno altre occasioni per collaborare insieme’, ho inteso esprimere un semplice attestato di stima nei confronti del professor Francesco Tiradritti, persona con inoppugnabili competenze. A tal proposito una futura collaborazione con l’esperto cattedratico non potrebbe che portare lustro sia all’Assemblea legislativa sia alla stessa Giunta regionale mentre riguardo alle sue dimissioni si precisa che sono state volontarie e nessuno mai lo ha indotto a presentarle”.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia in risposta a un atto ispettivo della consigliera Francesca Frediani (M4o) sulla vicenda della designazione del professor Tiradritti quale rappresentante della Regione nel cda del Museo Egizio di Torino e in particolare sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio regionale dopo le dimissioni dell’egittologo.

L’interrogazione, che ricordava come la nomina del professor Tiraditti fosse stata respinta dagli altri soci fondatori del museo, chiedeva inoltre di conoscere le motivazioni riferite all’esclusione, come si potesse spiegare la mancanza di competenze gestionali alla luce del suo prestigioso curriculum di progetti museali-espositivi; se il professor Tiradritti si fosse sentito soggetto a forme di dirette o indirette di pressione per rassegnare le dimissioni.

Le risposte fornite dall’assessore Andrea Tronzano sono state lette per conto dell’assessore alla Cultura Vittoria Poggio e riprese da un verbale della stessa Fondazione Museo Antichità Egizie.

Dal documento si evince la convinzione espressa da parte degli altri soci fondatori dell’inopportunità della nomina del professor Tiradritti a ricoprire la carica di componente del Cda del museo in quanto in questo ruolo rilevano maggiormente le competenze amministrative e la gestione dei beni culturali e non le esperienze di archeologo o curatore di mostre ed esposizioni. L’inopportunità sarebbe motivata anche dal fatto che il professore aveva aspirato al ruolo di direttore del Museo.

Tronzano ha letto la risposta dell’assessore Poggio anche in merito all’interrogazione di Frediani sulla presenza di relatori coinvolti nel ciclo di conferenze 2021/2022 del Museo Egizio i quali, secondo l’interrogante, sarebbero stati coinvolti in violazioni di leggi e direttive del Ministero delle Antichità Egizie del Cairo.

“La Giunta non ha dirette competenze circa le questioni sollevate dall’interrogante ma si è avvalsa degli elementi forniti direttamente dalla Fondazione Museo Antichità Egizie in cui si specifica che la direzione e lo staff curatoriale del museo dispongono di piena autonomia nel determinare il ciclo di conferenze e i rispettivi relatori, mentre tutte le altre richieste ed evidenze di cui si fa menzione non riguardano in alcun modo la Fondazione”, ha precisato l’assessore.

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