“Non possiamo non tenere vivo il ricordo anche su un orrore di questo tipo caratterizzato da massacri, violenze e deportazioni che hanno cercato di annientare fisicamente, intellettualmente e moralmente la popolazione armena”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale e del Comitato per i diritti umani e civili Stefano Allasia alla vigilia della Giornata dedicata alla memoria del genocidio armeno del 1915, che si celebra domani, 24 aprile.

La data scelta fa riferimento, in particolare, alla notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 quando a Costantinopoli vennero arrestati circa 2.500 esponenti dell’élite culturale e religiosa armena – politici, professionisti, giornalisti, avvocati, medici, sacerdoti e scrittori – per essere deportati nelle zone interne della Turchia ed eliminati. Vengono, infatti, considerati una minaccia per lo stato turco in quanto punti di riferimento importanti per la vita politica, civile e religiosa della comunità armena.

Quello del popolo armeno è stato il primo genocidio di massa del Novecento e si calcola abbia provocato almeno un milione e mezzo di morti tra l’aprile 1915 e il luglio 1916.

FONTE:
http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2023/546-aprile-2023/11351-24-aprile-giornata-del-ricordo-del-genocidio-armeno