A Palazzo Lascaris nasce una nuova Commissione permanente: il Consiglio regionale ha votato all’unanimità la proposta di deliberazione che istituisce la “Commissione permanente in materia di legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi”.
“La legalità è un valore fondamentale per la quotidiana convivenza civile, per questo l’Aula ha voluto creare una Commissione dedicata. È un tema che non si esaurisce in un arco temporale, è quindi indispensabile che diventi un caposaldo all’interno dell’assemblea legislativa, perché la legalità è un principio senza tempo”, è il commento del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.
Il nuovo organismo avrà il compito di monitorare e vigilare sul fenomeno della corruzione e delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività pubblica e sul rispetto delle procedure di assegnazione degli appalti pubblici. Potrà, inoltre, elaborare interventi normativi e amministrativi per il contrasto di tali fenomeni, promuovere appositi protocolli con le prefetture e le forze dell’ordine, e diffondere la cultura della legalità, in collaborazione con le scuole.
“Una giornata importante, in cui abbiamo portato a termine un percorso iniziato nelle scorse settimane e che oggi ha visto, appunto, il suo compimento”, queste le parole del capogruppo della Lega, Alberto Preioni. “Un segnale politico forte – continua – di contrasto alla criminalità organizzata, reso ancor più vigoroso dalla trasversalità tra i vari gruppi politici. La presidenza sarà data all’opposizione in virtù del ruolo di garanzia che dovrà avere”.
“Il Piemonte manda un segnale forte alle mafie – è la posizione del capogruppo Pd, Domenico Ravetti –  alla piena condivisione dell’aula, ora, deve seguire l’impegno nel rendere la Commissione più efficace possibile affinché non venga mai meno l’attenzione su temi tanto importanti per i cittadini”.
Per Paolo Ruzzola, capogruppo Forza Italia, siamo di fronte a “una vittoria per tutti i piemontesi. Si tratta di una battaglia di civiltà imprescindibile in un Paese dove la corruzione, le minacce, le infiltrazioni mafiose continuano a sottrarre importanti punti di Pil alla nostra economia”.
Di “grave ritardo” parla la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesca Frediani, “ il via libera e è slittato di una settimana per l’ostruzionismo della Lega. In questa settimana ci sarebbe stato tempo sufficiente per insediare e rendere subito operativa la Commissione. Il risultato raggiunto oggi è il frutto di un lungo lavoro del Movimento che per primo ha proposto la deliberazione che istituisce in modo permanente la Commissione”.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, “con la destra al governo della Regione la commissione anti mafia diventa finalmente permanente. Annunciamo il nostro impegno a fare luce in quella sede sul fenomeno finora sottaciuto delle mafie straniere, a partire da quella nigeriana”.
“La mafia, proprio qui al Nord, è un ‘socio occulto’ che spesso inquina la politica e la pubblica amministrazione, stravolge il mercato e vampirizza cooperative e imprese grazie a una strategia di aiuti, relazioni e finanziamenti – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi–  ecco perché auspicavamo da tempo un organo di vigilanza regionale che restituisse a pieno titolo alla politica un ruolo virtuoso di contrasto alla mafia”.
“Un ulteriore strumento di lotta alla mafia, ma soprattutto di educazione nei confronti dei giovani verso i quali dobbiamo trasmettere la cultura della legalità, fondamento di ogni società civile. Vigilanza da una parte e diffusione della cultura dall’altra”, sottolinea Mario Giaccone, capogruppo Chiamparino per il Piemonte – Monviso.
“Oggi affermiamo un principio, cioè che occuparsi del contrasto dei fenomeni mafiosi e delle loro infiltrazioni sul nostro territorio è un compito e un dovere della politica, così come la promozione di una cultura legalitaria, utile alla difesa di chi fa impresa, delle realtà associative e in generale di tutti i soggetti della nostra società”, conclude il capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano.

Tra le numerose autorità presenti, il prefetto di Torino Claudio Palomba, il procuratore della Repubblica (coordinatore del gruppo Lavoro, criminalità organizzata e sicurezza urbana), Patrizia Caputo, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Torino, generale Guido Mario Geremia, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, il primo Dirigente di Polizia del Commissariato Torino centro, Gianmaria Sertorio e il segretario della Commissione regionale dell’Abi, Aldo Lombardo.

La discussione, che era stata avviata con l’illustrazione di Giorgio Bertola (M5s) a nome dell’Udp nella seduta dell’1 ottobre, è stata completata nella seduta odierna dagli interventi di: Alberto Preioni e Federico Perugini (Lega), Paolo Ruzzola e Carlo Riva Vercellotti (Fi), Domenico RossiDiego Sarno (Pd), Francesca Frediani (M5s), Marco Grimaldi (Luv), Silvio Magliano (Moderati) e Mario Giaccone(Chiamparino per il Piemonte).

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