“Solidarietà e sincera vicinanza ai militari feriti in Iraq e alle loro famiglie. Un pensiero commosso, con l’augurio di pronta guarigione va ai tre feriti più gravi. Mentre in questi giorni il ricordo torna con dolore alla strage di Nassiriya, vogliamo confermare profonda stima e gratitudine per l’opera di grande valore professionale che le nostre Forze Armate offrono a tanti popoli nel mondo in situazioni di conflitto”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia esprime il cordoglio dell’Assemblea regionale per l’attentato contro i cinque militari feriti ieri in Iraq a causa dell’esplosione di un ordigno. E, alla vigilia della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace, nel sedicesimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, annuncia che l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea ha sottoscritto una proposta di legge regionale per istituire il Comitato regionale per i diritti umani e civili e la Giornata regionale della pace.

“L’approvazione del provvedimento conferirà riconoscimento legislativo agli interventi del Comitato regionale per i diritti umani, istituito con delibera nel 2014 – sottolinea Allasia – ampliandone e consolidandone l’impegno per promuovere la cultura della pace, della solidarietà e del riconoscimento dei diritti umani e civili e vedrà l’istituzione della Giornata regionale della pace, che si celebrerà il 2 ottobre e permetterà di promuovere iniziative sui temi dell’educazione alla pace e della nonviolenza”.

Come il precedente, anche il nuovo organismo avrà sede presso il Consiglio regionale, sarà presieduto dal presidente dell’Assemblea e resterà in carica per l’intera legislatura. Tra le novità spicca l’esplicito riferimento, tra le competenze del Comitato, alla tutela dei diritti civili riconosciuti dalla Costituzione e richiamati dal preambolo dello Statuto della Regione, che s’ispira alla Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo.

Per individuare e organizzare percorsi più efficaci in grado di far fronte alle diverse problematiche sociali che sono di ostacolo alla fruizione dei diritti civili e permettere così a tutte le fasce di popolazione di accedere all’esercizio di tali diritti, si prevede inoltre di estendere da dieci a quindici il numero di esperti del Comitato.

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